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Real Madrid: la fine di un ciclo

Una settimana per dire addio a tutti gli obiettivi stagionali. Un evento epocale, una sorta di tsunami che ha spazzato via i campioni d'Europa.
Tre sconfitte al "Bernabeu" in tre competizioni differnenti (0-3 col Barcellona in Coppa del Re, 0-1 sempre col Barcellona nella Liga e 1-4 con l'Ajax in Champions) hanno certificato la fine di un "impero".

I prodomi di questo "fracaso" cominciano dall'estate con gli addii di Cristiano Ronaldo (leader e uomo simbolo di questa squadra) e di Zinedine Zidane. Squadra che non si ritrova più nel nuovo tecnico Lopetegui e nel sostituto Solari.

Mai così male le merengues negli ultimi cinque anni al Bernabeu che, adesso, devono rinfodare a piene mani.

La sconfitta con l'Ajax non è stata altro che la cartina di tornasole di un momento nero. Il gioco olandese contro la supponenza dei blancos. L'episodio di Sergio Ramos che ha "cercato" il "giallo" per saltatre il match di ritorno conl'Ajax dopo la vittoria in terra olandese ne è una sfaccettatura.

I cicli si aprono e si chiudono. E qui, siamo arrivati al capolinea. Se pensate che l'ultima eliminazione in Champions risaliva alle semifinali del 2015, si capisce cosa sia stato l'1-4 di ieri per i tifosi madrileni che, all'uscita dello stadio, hanno gridato a chiare lettere "dimision" al presidente Florentino Perez.

Rifondazione. È questo il sentimento comune. Ma da dove e da cosa ripartire? Sicuramente da ragazzi interessanti quali Vinicius e Asensio, passando per Reguilon e Dani Ceballos, fermo restando che veterani come Sergio Ramos, Varane e anche Modric potrebbero rappresentare gli elementi giusti per far ripartire il Real. Al capolinea, invece, i vari Marcelo, Kroos e Bale che sembrano giunti alla fine di questa esaltante avventura.
Top player? Certo. Mbappé in avanti e Hazard in mezzo al campo potrebbero ridare linfa e potrebbero scatenare le fantasie dei tifosi.
Ma il nodo centrale è rappresentato dalla guida tecnica. Il nome più gettonato, anche dai supporter, è quello di Josè Mourinho. Un clamoroso ritorno al quale Perez starebbe già pensando. Ma non sarebbe opportuno guardare ad altro e pensare anche ad un tipo di calcio diverso? 

 

 

 

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