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Sampdoria - Genoa

Serie A, Sampdoria-Genoa 2-0. Quagliarella eguaglia Montella

Il 118° derby della Lanterna parla blucerchiato grazie a Defrel e Quagliarella. La Sampdoria batte il Genoa 2-0 dominando la partita sin dall’inizio. Il capitano doriano sale a 22 reti in campionato ed eguaglia il record di reti di Vincenzo Montella in blucerchiato.

Sampdoria - Genoa
Gregoire Defrel festeggia il gol in Sampdoria-Genoa CFC – Foto Getty Images

La partita inizia subito in discesa per la Sampdoria che trova il gol dopo soli 3 minuti con Defrel che segna su cross di Quagliarella anticipando l’intervento di Biraschi. Il Genoa prova a reagire ma va in difficoltà sulla pressione della Samp che sfrutta il dinamismo degli attaccanti soprattutto al 36′ quando Ramirez pesca Quagliarella che anticipa Radu e va ad un passo dal raddoppio negato dal salvataggio sulla linea di porta di Biraschi. Il Genoa si rivede al 39′ con Veloso che impegna Adero dalla distanza conquistando però solo un calcio d’angolo.

Anche il secondo tempo parte in discesa per i blucerchiati che al 6’ ottengono un rigore per mani in area di Biraschi, confermato dal Orsato al Var. Dal dischetto Quagliarella segna all’8′ il raddoppio ed il ventiduesimo gol in campionato eguagliando, tra i doriani, Montella che c’era riuscito nel 1996-97. Il presidente Ferrero in tribuna d’onore festeggia mostrando il numero sei con le mani facendo riferimento al numero dei derby dei fila in cui la Samp ha ottenuto un risultato positivo. Il Genoa proprio come nel primo tempo non riesce a riorganizzarsi e così la Samp spinge i rossoblu nella propria metà campo ma il risultato rimane sullo 0-0 nonostante l’ingresso nella parte finale di Sanabria e Favilli.

Risultato importante per la Sampdoria che cerca di restare disperatamente attaccata al treno per l’Europa League, mentre il Genoa resta fermo a 34 e deve guardarsi dalle squadre nelle retrovie che in queste ultime giornate stanno recuperando parecchi punti.

Le parole degli allenatori

Giampaolo
Giampaolo – Foto Sampdoria Twitter Official

Al termine della partita il tecnico doriano Giampaolo si presenta ai microfoni molto felice: “E’ una grande soddisfazione perché sappiamo che i derby pesano. Negli ultimi tre anni non abbiamo conosciuto la delusione della sconfitta, ed è qualcosa già di importante, ma questo risultato è di chi mi ha messo in condizione di raggiungerlo. Al derby sei catapultato in una bolla surreale, devi giocare due partite: una sul piano tecnico e una sul piano emozionale, e lì puoi disperdere energie in isterismi. Invece se riesce a razionalizzare, ad essere più freddo possibile sicuramente te lo giochi meglio. Non è semplice sfuggire a questa logica ed è per questo che i giocatori sono stati bravi. E’ stata una partita dura ma ci siamo stati. Il Genoa si è sagomato a uomo, non ci ha fatto giocare”.

Sull’influenza delle vicende societarie: “Non è mai stato motivo di discussione con i calciatori. Posso testimoniare che non se ne parla. Non è una società in crisi dal punto di vista economico, gli stipendi li pagano. Fosse una situazione diversa allora sì. E’ un percorso che il club porta avanti legittimamente per conto proprio ma non ripercuote sulla squadra”.

Sul piano emozionale “Io la partita devo rivederla in maniera più lucida. Però, ripeto, si giocano due partite e l’aspetto emozionale vince su quello tecnico. Se la partita diventa una corrida hai meno chances di vincerla e quindi devi essere freddo”.

Prandelli
Prandelli – Fonte Genoa Twitter Official

Il tecnico del Genoa Prandelli abbastanza deluso: “Abbiamo perso sul primo episodio clamoroso, nessuno lo ha detto. C’è un fallo clamoroso su Romero. Ma la squadra è stata in campo, ci siamo messi con un baricentro alto per rischiare qualcosa. L’espulsione? Diventa tutto complicato, è la terza consecutiva”.

Sul rosso a Biraschi: “Non c’era, fa un controllo e lui è a un metro e mezzo dall’avversario. Non è chiara occasione da gol”.

Sulla classifica: “Noi non guardiamo gli altri, i giocatori devono lottare fino all’ultimo minuto. Non dobbiamo assolutamente perdere la testa. La squadra sta in campo e deve lottare fino alla fine”.

Sull’assenza di un vero centravanti: “Si, ma è chiaro che ci vuole molto mestiere. Noi abbiamo giocatori che hanno le potenzialità per migliorare e dobbiamo farlo”.

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