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Serie A, verso Inter-Juve: le parole di Spalletti

Vigilia importante per l'Inter che domani a San Siro se la vedrà con i campioni d'Italia della Juventus.
Il tecnico dei nerazzurri, Luciano Spalletti, intervenuto in conferenza stampa parla così del momento dei suoi e della sfida di domani sera.

"La nostra ricerca è di mettere in pratica la nostra idea di calcio in qualsiasi situazione. Tentiamo di fare un calcio per cui si fa girare la palla, possibilmente stiamo nella metà campo avversaria e contemporaneamente proviamo a mantenere un certo equilibrio per non dare spazio all'avversario per ripartire. Le rincorse indietro diventano più difficili se dai spazio agli altri. E' un calcio più difficile, in cui ci vuole più attenzione nel valutare la presa di posizione preventiva del possesso palla. Bisogna essere a 5 metri da loro, non a 50 per fare la fase difensiva. Noi vogliamo far questo sempre. Nelle ultime partite la squadra ha fatto delle buone prestazioni. Siamo forti di queste convinzioni e proveremo a metterle in pratica anche contro la Juventus".

Su Lautaro.
"La nostra ricerca è di mettere in pratica la nostra idea di calcio in qualsiasi situazione. Tentiamo di fare un calcio per cui si fa girare la palla, possibilmente stiamo nella metà campo avversaria e contemporaneamente proviamo a mantenere un certo equilibrio per non dare spazio all'avversario per ripartire. Le rincorse indietro diventano più difficili se dai spazio agli altri. E' un calcio più difficile, in cui ci vuole più attenzione nel valutare la presa di posizione preventiva del possesso palla. Bisogna essere a 5 metri da loro, non a 50 per fare la fase difensiva. Noi vogliamo far questo sempre. Nelle ultime partite la squadra ha fatto delle buone prestazioni. Siamo forti di queste convinzioni e proveremo a metterle in pratica anche contro la Juventus".

Sulla corsa alla zona Champions.
"Sono cresciute molte squadre e questo dà la misura del campionato perché se ti ammorbidisci ti va male. Noi abbiamo ancora delle partite toste e chi è dietro cinque punti può anche vincerle tutte. Dobbiamo lavorare molto".

Sul gap dalla Juve.
"Come punto di riferimento, anche per il ruolo, e da osservatore di calcio la differenza la può fare solo il modo di stare in campo. Il gioco. Oltre all'andare a prendere dei campioni. Con quello diventa più facile fare gli allenatori, ma poi c'è un equilibrio, una mentalità, un carattere nello stare in campo. Un po' lo fanno le squadre e un po' i calciatori. Il fatto che ci sia equilibrio nella corsa Champions, con ancora più rivali, vuol dire avere più complicazioni anche per la Juventus stessa. Non è solo una squadra che può diminuire le distanze ma è proprio l'equilibrio del campionato in generale che può determinare un equilibrio differente in campionato. Per quel che si sta vedendo, anche se in questo campionato non si è visto equilibrio, io vedo un miglioramento della Serie A, con allenatori giovani che danno importanza al modo di stare in campo della squadra. Dire ai calciatori o ai bambini di lanciarla lunga sulle punte riesce a tutti, fargliela giocare li fa crescere meglio".

 

 


 

 

 

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