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Premier League: tra tagli degli stipendi, ripresa degli allenamenti e perdite miliardarie

Non solo Serie A. L’emergenza Coronavirus sta coinvolgendo tutti i paesi, specialmente europei. Tra questi, In Inghilterra, la situazione degenerando tra contagi, morti e problematiche di tipo economico – finanziario. Ne sta subendo gli effetti, naturalmente, anche il movimento calcistico britannico che si sta muovendo per limitarne i danni.

Le decisioni ufficiali di qualche giorno fa hanno fatto il giro del mondo. Mentre si valutano le date di una possibile ripresa a Maggio, ma solo dopo una sicurezza sanitaria, la Premier League ha deciso di tagliare del 30% gli stipendi. Allo stesso tempo sono stati forniti degli aiuti economici alle serie minori (125 milioni di sterline), oltre ad una cospicua donazione al sistema sanitario nazionale (pari a 20 milioni di sterline). La volontà resta quella di concludere la stagione assegnando i trofei regolarmente. 

Il campionato di calcio più ricco al mondo fattura oltre 5,4 miliardi ma l’emergenza potrebbe portare danni enormi. Secondo Richard Masters, amministratore delegato della Lega inglese, il rischio è di avere perdite pari ad un miliardo di sterline. Queste le sue dichiarazioni:” Un disastro enorme, che non coinvolgerebbe solo i club”. Nella graduatoria dei mancati introiti, il Manchester United con 116,4 milioni di sterline potenzialmente in fumo è al primo posto. 

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