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Emergenza Coronavirus: Figc e Uefa sperano di ricominciare l’attività

Uefa e Figc uniti nella riapertura al calcio giocato, preservando la salute di tutti.
Questo il principio che lanciano i vertici del mondo del calcio.
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, è determinato e non vuole sentirne di stop ai campionati: “Ci sono due correnti di pensiero: quella per la quale si dovrebbe chiudere tutta l’attività collegata al mondo dello sport e c’è una corrente che porto avanti che è quella di continuare. Io non posso essere il becchino del calcio italiano. Ho la responsabilità di difendere il movimento del calcio e il movimento sportivo”.
– Ma il Governo dovrà dire la sua in modo determinante.
“Questa è una responsabilità che lascio a loro. Io personalmente accoglierei una loro scelta con sollievo: potete immaginare il dramma che sto vivendo nel reggere questa mia battaglia. Il calcio italiano non è una monade che vive in maniera separata rispetto alle altre categorie del paese o a istituzioni internazionali, facciamo parte delle federazione europee e mondiali”.
– Gravina ha già trasmesso al Governo il piano per ripartire.
“Esiste una procedura, un protocollo che abbiamo inviato ai ministri Spadafora e Speranza: ne aspettiamo la validazione. Per quanto riguarda tamponi e test ci sono cliniche organizzate per mettersi a disposizione, non può essere questo l’ostacolo per non far ripartire un movimento come il calcio. Chi vincerà lo scudetto? La squadra che farà più punti, sono convinto che riprenderemo”.

Anche il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, in un’intervista al Corriere della Sera, è dello stesso pensiero e, pur nel rispetto delle decisioni delle autorità competenti, ha affermato che un eventuale stop avrebbe degli effetti terribili per club e leghe.

​​​​​​​Linee guida
. La strada tracciata prevederebbe la ripresa degli allenamenti per la Serie A, lunedì 4 maggio, le partite ufficiali si svolgeranno a porte chiuse. Da valutare i luoghi dove giocare, difficile, obiettivamente, pensare di poter scendere in campo nelle regioni del Nord più colpite dal coronavirus.
Il vertice in programma mercoledì con i rappresentanti del Governo dipanerà molti dubbi.

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