Nell’anticipo serale del sabato della terza giornata di Serie A, il Verona pareggia sul campo del Genoa, dando vita a uno spettacolare 3 a 3. In vantaggio con l’ex Simeone nel primo tempo, gli scaligeri raddoppiano su rigore con Barak a inizio ripresa, prima di assistere alla rimonta completa dei liguri con protagonisti Criscito e Destro (doppietta), ma a in pieno recupero Kalinic regala un punto ai suoi. Terzo risultato utile consecutivo per Tudor, la cui squadra ospiterà lo Spezia nel prossimo turno.
La cronaca dell’incontro
Il tecnico croato attua quattro modifiche nella formazione di partenza rispetto alla gara precedente. In difesa Casale prende il posto di Magnani, in mezzo al campo Tameze sostituisce Hongla, mentre davanti concede una chance alla coppia inedita formata da Simeone e Lasagna. Gli ospiti passano immediatamente in vantaggio: Faraoni offre un traversone al bacio a Simeone, che segna il più classico dei goal dell’ex. Gli uomini di Ballardini tentano la reazione immediata, ma i gialloblù chiudono bene i varchi e mantengono il vantaggio fino al duplice fischio.
La ripresa si apre con era iniziata la prima frazione. Maksimovic pesta il piede a Simeone, l’arbitro è richiamato al monitor dagli addetti al VAR e dopo aver valutato il contatto assegna il calcio di rigore al Verona. Dal dischetto Barak è freddissimo e spiazza Sirigu. La gara sembra indirizzata sul binario giusto per gli scaligeri, ma a un quarto d’ora dal termine accade qualcosa di inaspettato. Doveri punisce un tocco di braccio di Dawidowicz in piena area di rigore e concede il secondo penalty della serata. Dagli undici metri si presenta lo specialista Criscito, che non sbaglia e accorcia le distanze.
La rete galvanizza il Grifone, che pochi minuti dopo pareggia i conti con uno stacco imperioso di Destro sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Rovella. Al minuto 85′ la rimonta è completa quando Pandev serve lo stesso Destro in profondità, dribbling su Gunter e tocco morbido a superare Montipò. Verona tramortito e tripudio rossoblù al Ferraris. Non è finita qui. In pieno recupero Casale si spinge in avanti, scodella in area in cerca di fortuna, trova tutto solo Kalinic, che di testa firma il 3-3 definitivo e la sua terza marcatura personale in quattro giorni.
Le parole di Tudor nel post-partita
Tanti rimpianti, ma un sospiro di sollievo per non essere usciti da Marassi senza nemmeno un punto: “Sono arrabbiato e sollevato – dichiara Tudor in zona mista. Sono contento per i ragazzi, si pensava non prendessimo nemmeno un punto. Il calcio è questo, invece che finire 3-0 finisce così. Abbiamo avuto due disattenzioni e un regalo dell’arbitro che ha riaperto la partita. Abbiamo fatto tre partite in sei giorni, una pazzia con due viaggi in tre giorni. Faccio i complimenti ai ragazzi, fisicamente c’è da crescere e sfrutteremo questa settimana”.
L’allenatore croato non nasconde la sua rabbia per il rigore concesso agli avversari: “Deve tagliarsi il braccio? Corre e la colpisce con il braccio. La partita era finita. Già l’anno scorso c’erano queste polemiche, io da ex giocatore impazzisco, e non solo per questo rigore, in generale. Sono dettagli che cambiano partite e campionati, dobbiamo crescere e gli arbitri devono parlare di più con gli ex giocatori”.
Infine concede un commento sul primo goal di Simeone in maglia gialloblù: “Penso sia un giocatore strepitoso, anche come ragazzo è un professionista esemplare. 20 goal sono tanti, ma può andarci vicino. Sono contento di avere Kalinic, Lasagna, Caprari, sta a loro mettermi in difficoltà”.