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Europa League: la festa dell’Eintracht 42 anni dopo

Quarantadue anni dopo è festa Francoforte. Era la stagione 1989/80 quando l’Eintracht alzava al cielo la Coppa Uefa, ieri i tedeschi, al cielo di Siviglia, hanno potuto alzare al cielo l’Europa League, battendo, dopo ai rigori, i Glasgow Rangers.
E, di questa serata in terra andalusa, rimarranno nella mente di tanti anche le lacrime di un giovane tifoso scozzesse dopo il rigore decisivo di Borré che consegnava il trofeo ai tedeschi.
L’attaccante colombiano non solo siglava larete del pari, dopo il vantaggio del Glasgow con Aribo, ma ha anche messo a segno l’ultimo penalty.
Francoforte che, undicesimo in Bundesliga, si è preso una bella rivincita in Europa League dove, nel suo cammino, ha eliminato il Barcellona e non ha perso neanche un incontro.
Uno dei grandi protagonisti di questa scalata è stato, senza ombra di dubbio, il tecnico Glasner.
«Sono orgoglioso per i miei giocatori e per il mio lavoro – ha detto l’allenatore dei tedeschi -. Era esattamente la partita che pensavamo, sono molto fisici, giocano la palla molto lunga. Tuta aveva i crampi e non è riuscito a correre all’indietro. Dovevamo controllare il ritmo. I nostri penalty sono stati tirati molto bene, nell’ultimo mese ci siamo allenati. Knauff mi ha chiesto di non tirarlo, sarebbe stato l’undicesimo a tirarlo, anche Trapp lo avrebbe fatto prima».
Una grande soddisfazione, quindi, per i tanti tifosi di Francoforte che hanno festeggiato sino a tarda notte.

Sul fronte opposto, è stato tanto il rammarico in casa Rangers. Gli scozzesi, fra l’altro, hanno avuto una grossa occasione, a due minuti dal 120′, quando il portiere tedesco Trapp si è superato su un tiro a botta sicura di Kent.
«Abbiamo provato di tutto per vincere – ha detto il tecnico dei Glasgow van Bronckhorst – alla fine i rigori sono una lotteria, stanotte non eravamo nel posto giusto. I giocatori hanno dato tutto, ma alla fine è stata una partita molto tirata. È una grande delusione, eravamo davvero così vicini a vincere un trofeo. Ma è il calcio, quando vinci hai memorie che durano per sempre, quando perdi fa male. Abbiamo una grande partita sabato, poi la prossima stagione ripartiremo da capo».

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