Una situazione davvero ingarbugliata, grottesca, difficile solo da analizzare. Il Messina è sull’orlo del baratro ma c’è la volontà di muoversi in ogni direzione possibile per salvare sia la società che la categoria. Del fattore campo si sta parlando davvero poco ed è un peccato per un gruppo squadra ed uno staff che, con orgoglio e dignità, stanno provando a compiere un miracolo sportivo. Sabato al “Franco Scoglio” arriva l’Avellino, avversario forte e motivato ad agguantare la vetta occupata dal Cerignola. La squadra di mister Biancolino non farà sconti e, nei ricordi dei tifosi, c’è ancora il pesantissimo 6-0 subito all’andata.
Il Messina, però, scenderà in campo conoscendo anche la nuova conformazione di classifica. Se da una parte tiene banco l’ormai certa esclusione di Turris e Taranto che priveranno i giallorossi di 9 punti e di una gara da affrontare in calendario, dall’altra la Procura Federale si esprimerà sul mancato versamento dei contributi. In particolare c’è grande timore in casa giallorossa che possa essere una penalizzazione corposa dai 4 punti in su. La strada, insomma, è davvero in salita ma uno spiraglio di speranza ancora esiste.
La tifoseria e tutta la comunità giallorossa si sono compattate. Finalmente anche la politica e l’amministrazione comunale si sono mosse all’unisono per cercare una soluzione. Dopo la lettera aperta nella quale l’ex patron Sciotto confermava di non voler attivare la clausola di rescissione per riprendersi la totalità di quote, il sindaco Federico Basile è riuscito ad intavolare un dialogo con AAD Invest Group nelle persone di Stefano Alaimo, presidente, e Doudou Cissè, nuovo proprietario. L’intenzione sarebbe quella di riuscire a far cedere l’80% delle quote ad un nuovo gruppo imprenditoriale. Al momento sono tre le nuove forze ben distinte che hanno manifestato al sindaco l’intenzione di subentrare ed acquistare il Messina. In questo senso i prossimi giorni saranno decisivi dal momento che i tempi sono davvero ristretti.