Caso “marchio ACR Messina”: la Cooperativa replica ai legali della società

Mentre si avvicina la data del gong finale per le iscrizioni al prossimo campionato di Serie D, l’ACR Messina continua nel suo silenzio prolungato. Nelle ultime ore, però, è esploso il caso marchio tra i legali della società e la Cooperativa Calcio Messina. Dopo la piccata missiva inviata ai tifosi, è arrivata la risposta ufficiale anche sui social di coloro che stanno provando a preservare la “storia” biancoscudata.

Di seguito il comunicato ufficiale diramato sugli organi di stampa ed i canali della Cooperativa.

“Società Cooperativa Calcio Messina, in merito alla formale contestazione e alla diffida ricevuta da parte di Acr Messina sulla questione “marchio”, ritiene opportuno precisare alcuni passaggi. Il marchio in oggetto è stato faticosamente rintracciato – grazie all’impegno del consulente dott. Fiumanò – e quindi intestato alla Lo Monaco Real Estate S.r.l. Nel 2022, lo stesso marchio è stato poi acquistato dalla Sciomari S.r.l., salvo poi essere nuovamente abbandonato al proprio destino, dimenticandosi persino di procedere al rinnovo della registrazione nei termini previsti dalla normativa (scadenza al 07/10/2023, termine di tolleranza massimo al 07/04/2024). Acr Messina, nei fatti, non è mai stata titolare né formalmente, né sostanzialmente del marchio in questione, né risulta che abbia mai avviato alcuna procedura di registrazione, voltura o rinnovo a proprio nome. Alla luce di ciò, respingiamo al mittente le contestazioni circa l’illegittimità, la nullità o la mala fede dell’operato della Cooperativa Calcio Messina. La registrazione del marchio, quindi, è avvenuta nel pieno rispetto della legge, su un bene regolarmente decaduto e divenuto liberamente registrabile. Ci teniamo particolarmente a evidenziare le finalità che ci hanno portato a tale passo, non certo di natura speculative, bensì fortemente identitarie e in linea con quanto previsto dallo statuto della Cooperativa, che vincola l’attività alla tutela della principale realtà calcistica cittadina. La SCC Messina ha agito unicamente per salvaguardare un simbolo da chi, nel tempo, lo ha trascurato, e per proteggerlo da avventurieri improvvisati o presunti manager. È corretto affermare che il deposito effettuato in data 13 giugno rappresenta l’avvio del procedimento di registrazione, che si concluderà con il riconoscimento della titolarità in capo alla Cooperativa. Siamo lieti, infine, di aver rotto il lungo e prolungato silenzio di Acr Messina. Un club inadempiente e dormiente, che ha saltato le ultime scadenze federali condannandoci alla retrocessione e, adesso, ridestatosi con improvvisa solerzia sul fronte marchio, con una lettera di diffida inviataci e firmata anche dal redivivo Stefano Alaimo (ma non era dimissionario?). Invitiamo, pertanto, i soci dell’Acr Messina a informare la città sulle prossime mosse, se intendono formalizzare l’iscrizione della gloriosa squadra biancoscudata al campionato di pertinenza, evitando di oltraggiare ancora la passione di migliaia di tifosi e appassionati”.

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