Il Psg vince e convince. Nella delicata trasferta di Manchester, i parigini non steccano la prima sfida decisiva europea.
Lo 0-2 di Old Trafford è un risultato inaspettato per molti tra tifosi ed addetti ai lavori. Il Psg si presentava a questa sfida con le assenze pesanti delle due stelle Cavani e Neymar. Una squadra spuntata in avanti contro la fame e la grinta di un Manchester United in netta ascesa. Dopo l’esonero di Mourinho, i red devils erano in striscia positiva con l’arrivo di Solskjaer in panchina. Eppure ci ritroviamo ad analizzare una vittoria dei francesi che, nonostante queste premesse, poteva essere anche più ampia.
La sfida di Old Trafford ci lascia la grande prova di maturità del Psg. Tuchel lancia un messaggio a tutte le altre partecipanti alla Champions League: il Psg è finalmente una squadra ed ha una grande forza di gruppo. L’allenatore punta sull’esperienza dei suoi uomini più rappresentativi e presenta una formazione coperta, per evitare di sbilanciarsi troppo in trasferta. La scelta risulta essere vincente e la chiave di lettura di questa vittoria. Nel primo tempo i ritmi sono bloccati, poche occasioni mentre il nervosismo sale sempre di più. Molto bravo l’arbitro Orsato a dirigere la gara e nell’uso dei cartellini.
Il secondo tempo è lo specchio del nuovo Psg. Da una parte la grande esperienza di Buffon, Thiago Silva, Dani Alves e Di Maria, il migliore in campo; dall’altra la freschezza e la classe di Mbappè. El fideo sembra essere ringiovanito di qualche anno e sfodera una prestazione di grande classe, suoi i due assist decisivi per i goal. Il talento francese, invece, si nasconde nel primo tempo per poi caricarsi tutta la squadra sulle spalle nonostante la giovane età. Il suo goal è decisivo e va vicino più volte alla doppietta, più volte scongiurata da De Gea.
Il Manchester United esce dalla sfida decisamente ridimensionato, dimostrando di non essere ancora al livello delle big europee. Servirebbe molto più di un’impresa al parco dei principi. Lo United impensierisce poco il Psg e si scioglie come neve al sole nel secondo tempo. Simbolo di questa sconfitta sicuramente Pogba. Il francese gioca un ottimo primo tempo, ma nel secondo viene travolto dalla qualità parigina e, all’89’, si becca anche la seconda ammonizione ingenuamente. Il duello francese contro Mbappè viene perso in maniera netta.
Una menzione va data a Gigi Buffon ancora decisivo a 41 anni:” Io voglio continuare a divertirmi e a essere utile alla squadra, possibilmente in campo oppure ogni tanto fuori, se serve. Il rinnovo del contratto? Non è mai stato un problema per me, nemmeno a 30 anni. Figuriamoci ora”.