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Europa League: verso Inter-Eintracht, le parole di Spalletti

Tradizionale conferenza stampa pre gara per Luciano Spalletti nell’immediata vigilia di Inter-Eintracht Francoforte, match di ritorno degli ottavi di finale di Europa League (all’andata, ricordiamo, finì 0 a 0).
“Io spero che la prima cosa che hanno focalizzato i calciatori è che questo è un momento importantissimo. Pensiamo alla partita che abbiamo davanti e non a quel che rimane da giocare in stagione. Ci arriviamo con le carte in regola, è vero che si fa sempre credere a tutti che il migliore è quello che manca, ma le partite le vincono quelli che ci sono. Non esistono trucchi da un punto di vista psicologico, chi va dentro deve sapersi motivare per la causa da portare a termine. Chi non riesce a capire che si deve motivare a tal punto e deve essere all’altezza della situazione rimane un mediocre. Può avere le possibilità che ha, ma in certi momenti bisogna metterci qualcosa in più. Le capacità, se giochi nell’Inter, le hai. Keita è a posto, Brozovic è convocato, Borja Valero gioca“.
– Un solo risultato a disposizione. Può essere una motivazione in più?
“Non cambia niente, solo che bisogna stare dentro una partita in cui poi devi renderti conto che sei dentro o fuori, per cui vanno prese delle decisioni correttamente, perché ne puoi pagare un caro prezzo, portandoci dentro le esperienze che ci siamo fatti. Secondo me nella partita d’andata abbiamo usato delle conoscenze che abbiamo incontrato nelle partite precedenti in Europa. Calciatori maturi, scaltri, che sanno prendere il meglio da quel che passa”.
– Su Perisic.
“È molto importante per noi perché ha queste caratteristiche di corsa e fisicità. Ti dà una mano chiudendo sui traversoni. Purtroppo ha avuto questo affaticamento all’andata e non è riuscito a dare il meglio. Spero che questi giorni di recupero lo aiutino a dare il meglio. Spero possa giocare libero perché il suo apporto è fondamentale, come quello di altri ma lui ha più qualità: tecnico, resistente, bravo a saltare l’uomo, bravo nei rientri, ha posizione sulle palle inattive su cui loro sono bravi e forti fisicamente. Lo dice la tradizione del popolo tedesco. Per cui uno come Perisic permette a qualcuno di capire dove forzare di più e dove concedere qualcosa”.

 

 

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