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Serie A: Chievo Cagliari 0-3

Forse sarà stato un segno del destino. Il Cagliari dei tanti ex, con in testa l’allenatore Rolando Maran, passa agevolmente al “Bentegodi” di Verona e spegne le residue speranze di risalita del Chievo ormai vicino al declassamento in serie B.

Il Chievo parte bene, Meggiorini impegna severamente Cragno con un sinistro al veleno ma, quando le annate sono quello in cui ti va tutto storto, alla prima occasione il Cagliari passa con un colpo di testa di Pisacane che irrompe da due passi e fredda Sorrentino.
Stepinski impegna Cragno ma, al 33′, i sardi raddoppiano. Joao Pedro, ben servito da un Barella strepitoso, la gira di destro sul palo più lontano. Prima della tripletta ospite c’è un palo di Stepinski, quindi, come detto, la rete che chiude definitivamente i giochi messa a segno, in tuffo di testa, da Ionita.

La ripresa ha poco valore. Da annotare l’espulsione del clivense Depaoli per somma di ammonizioni e poco altro.

Con questa affermazione, dunque, il Cagliari sale a quota 33 e si allontana dalla zona rossa. Buio pesto per il Chievo, tenuto a galla solo dalla matematica.

Soddisfatto, ai microfoni di SkySport, il tecnico cagliaritano, Rolando Maran.
“Loro son partiti forte e noi non riuscivamo ad uscire dalla prima pressione. E abbiamo sofferto parecchio. Poi il gol e le misure ritrovate ci hanno permesso di ritrovare la retta via. Però loro molto bene nella prima fase. Abbiamo pagato tante defezioni, con l’organico al completo diventa semplice anche sostituire un elemento importante come Pavoletti. Volevamo a tutti i costi portare a casa i tre punti e tornare al successo in trasferta. Il mercato di gennaio ci ha dato la possibilità di portare a Cagliari tanti ragazzi che conoscevo bene e che si potevano inserire facilmente e così è stato. Dispiace molto per il Chievo, società alla quale sono molto legato”.

Barella trequartista?
“Nicolò è un giocatore che ha delle capacità incredibili, può ricoprire, comunque, tanti ruoli in mezzo al campo”.

Deluso, sull’altro fronte, Mimmo Di Carlo, che si aspettava tutt’altro risultato.
“Sono un po’ arrabbiato, non possiamo permetterci di regalare due-tre giocatori agli avversari. Gol non ne facciamo, al primo tiro lo prendiamo. Non possiamo avere queste letture su determinati episodi. Eravamo partiti bene ma quando alla prima occasione prendi gol, c’è ben poco da fare. Le aspettative per la gara di oggi erano molto alte, perché nell’ultimo periodo avevamo fatto bene. Dopo il primo gol la squadra non mi è piaciuta. E’ un anno negativo, ma dobbiamo giocare e lottare di più, non fermarci alle prime avversità”.

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