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Serie A: le parole di Marco Giampaolo verso Torino-Milan

La sconfitta nel derby con l'Inter ha lasciato l'amaro in bocca in casa Milan. E la trasferta di Torino, contro i granata di mister Mazzarri, arriva al momento giusto per tentare di invertire la rotta.
Mister Marco Giampaolo, in conferenza stampa, parla anche delle ripercussioni che la sconfitta contro l'Inter ha avuto nell'intero ambiente.

"La percezione dei tifosi la posso immaginare. Dopo una sconfitta nel derby c'è delusione, noi abbiamo il dovere ma non è un dovere forzato, è sentito dal mio punto di vista di ripartire, mettere a posto le cose e rialzarsi. E' la cosa più importante che ho constatato, la squadra è sempre più fidelizzata, lavora bene, non ho dubbi. Ha saputo mettere da parte la delusione e alle delusioni bisogna reagire e non lasciarsi sconfiggere. Reagire a testa alta sapendo che quella partita l'ha già giocata e devi ripartire con determinazione. Non è forzata, ma sentita".

Sul Torino.
"Squadra ostica e forte fisicamente, con delle buone individualità. E' una partita scorbutica. A prescindere dalla qualità e dalla forza dell'avversario il Milan deve andare a fare la sua partita".

Sulle cose da migliorare.
"Dobbiamo migliorare il palleggio e abbassare la percentuale di errori nei passaggi. Dobbiamo legare più il gioco ed essere in tanti vicino alla palla. Tante cose ma ci stiamo lavorando. Sul turnover in cinque giorni le scelte che farò sono in funzione della partita e poi valuterò la successiva".

Sulle cose positive.
"La squadra tante piccole cose, invisibili le ha fatte bene. Ci siamo persi nei dettagli. Prima ho citato la percentuale di errore nei passaggi. Tante piccole cose la squadra le ha fatte bene e deve lavorare per migliorare. Non è tutto da buttare, la sconfitta si butta via milioni di polemiche. Io ho analizzato con la squadra in maniera attenta quelli che sono stati le cose positive e quello che dobbiamo mettere a posto".

Sulla condizione atletica.
"Quello della brillantezza è un aspetto importante al quale noi ci teniamo molto insieme al mio staff. Le nostre squadre solitamente non sono mai rotonde, non mi piacciono quel tipo di squadre con molta densità. A me piace l'intensità, la direzione che assumiamo negli allenamenti ha un occhio di riguardo a questo e quest'aspetto dovrà caratterizzare il Milan"

Su Suso.
"Sabato scorso dopo un quarto d'ora è tornato nella sua mattonella pur partendo in posizione diversa. Abbiamo giocato con Suso, Piatek e Leao con tre attaccanti puri. A me Suso piace da tutte le parti, non dispiace da trequartista. E' mettere in condizione gli altri calciatori di far bene come Suso in quel ruolo. E' la sintesi tra le caratteristiche di tutti gli attaccanti che fa la differenza. Fino ad ora abbiamo parlato di Suso come ala o trequarti ma devo mettere a  posto anche gli altri come Rebic. Devo trovare la quadra".

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