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Serie A, le parole di Fabio Grosso nuovo tecnico del Brescia

Presentato in mattinata Fabio Grosso, nuovo allenatore del Brescia dopo l'esonero di Eugenio Corini.
Il nuovo allenatore delle Rondinelle è subito chiamato a rialzare il morale di una squadra in crisi di risultati.

"È stata una cosa improvvisa, è partito tutto dopo l'incontro. Sono orgoglioso e contento di affrontare un'avventura difficile ma stimolante. Faremo il possibile per sfruttare questa occasione. So che impronta ha lasciato Corini. Io guardo avanti, lavorerò continuamente per lasciare una nostra impronta. L'obiettivo è quello di salvarsi anche all'ultimo minuto dell'ultima partita".

Sulla partita di sabato col Torino.
"È la prima volta che mi capita di subentrare. Sono felice di affrontare questa avventura, spero il prima possibile di riuscire a trasmettere la mia passione. Eredito una squadra che ha fatto bene in B, in A ha mantenuto la sua identità. Saluto Eugenio che è un amico, ribadisco i complimenti che gli ho fatto in passato. Abbiamo le caratteristiche per fare bene".

Su Balotelli.
"Io l'ho intravisto da ragazzino, all'Inter. Si intravedevano grandissime doti. Questo sport ti mette dentro un frullatore, poi per qualche errore fatto in passato ti metti al centro. Ti devi costruire una corazza che ti difende dagli attacchi. Credo sia un ragazzo generoso e sorridente, vedo un potenziale enorme. A tratti è stato in grado di dimostrarlo, insieme sono convinto che potrà dimostrare il suo grande valore. L'unico neo rimane la continuità, cercheremo di sfruttarlo al meglio".

Sugli episodi di razzismo.
"Dobbiamo migliorare, spesso guardiamo fuori ma all'interno abbiamo grandissime qualità. Dobbiamo colpire chi all'interno dello stadio rovina tutto. C'è poco da commentare, dobbiamo fare solo passi in avanti".

Sul presidente Cellino.
"Con un'opportunità del genere non ci sono preoccupazioni. Conosco le insidie, ma guardo le opportunità. Ho tra le mani un gruppo sano con qualità, in tantissimi interpreti queste caratteristiche possono crescere. Il presidente ha un carattere particolare, ma ho scoperto tanti spunti interessanti. Nei momenti difficili bisognerà essere bravi a trovare la lucidità, ma io sono pronto. È un momento bello della mia carriera".

Sul modulo.
"I moduli sono fini a se stessi, non ci credo tanto. Muovendo un terzino o un centrocampista si vedono tanti moduli diversi, è un po' l'evoluzione che sta avendo il calcio. Nel mio passato c'è l'utilizzo di tanti moduli, io spesso ho schierato la difesa a 4, ma il gruppo ha dimostrato con spensieratezza e umiltà di poter raggiungere molto".

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