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Champions League, le parole di Maurizio Sarri verso Lione-Juventus

Il tecnico della Juventus, Maurizio Sarri, presenta, in conferenza stampa, l'impegno dei bianconeri di domani sera con il Lione nell'andata degli ottavi di finale di Champions.
Con lui anche il difensore Leonardo Bonucci.

Sul coronavirus.
"Il virus è un problema europeo non italiano. In Italia abbiamo fatto 3500 tamponi e diversi sono risultati positivi, in Francia 300 e ne avete avuti meno. Probabilmente con lo stesso numero ci sarebbe un risultato simile. Ritengo che i nostri tifosi abbiano tuto il diritto di essere qui. Chiaramente abbiamo di fronte in problema e tutti abbiamo il dovere di cercare di contenerlo e risolverlo".

Sul peso della Champions.
"Io sento più il peso della responsabilità in italia perché lì abbiamo l’obbligo di centrare gli obbiettivi. In Europa penso che tutti fate finta di nulla ma ci sono squadre minimo forti quanto la nostra. Siamo tra le 10-12 squadre che han questo obiettivo/sogno. La Champions è un sogno, in questo momento per il calcio italiano è un sogno difficilissimo. Vent’anni fa eravamo leader in Europa ma poi siamo stati capaci di farci superare da diversi paesi. Siamo molto fortunati a poterlo seguire, se lo raggiungi è un estasi se non lo raggiungi ti sei goduto il viaggio".

Su Rabiot.
"Entrare nel calcio italiano non è semplice per mentalità e tatticismo. Ha fatto fatica per tre mesi Platini quindi è normale che l’abbia fatta anche Adrien. Negli ultimi mesi è migliorato ed è un’evoluzione costantemente positiva perché ci dà sempre la sensazione di poter fare anche di più. Siamo fiduciosi perché percorso di crescita sembra molto ben avviato".

Sul match di domani.
"Giochiamo contro una squadra pericolosa che quest’anno ha avuto l’unico difetto della discontinuità. Non possiamo fare affidamento su questo perché loro faranno una grande partita. È una squadra con 2/3 elementi molto tecnici e 2/3 elementi dotati di grandi accelerazioni. È una partita pericolosissima, come normale che sia q questo uno della Champions. Abbiamo la necessità di fare una grande prestazione altrimenti il risultato non arriva".

Sul centrocampo.
"Io ho le idee abbastanza chiare. Abbiamo un centrocampo molto variegato a livello di caratteristiche dei singoli giocatori. La partita di domani è difficile da interpretare perché loro alternando ripartenze a fasi di pressione in cui cercano di prendere in mano la partita. Un po’ di gamba in uno dei tre sicuramente ci farà comodo, nel senso di dinamismo con accelerazioni importanti".

Sulle condizioni di Khedira e Douglas Costa.
"Non abbiamo ancora deciso, in questo momento è importantissimo che siano clinicamente guariti e che si allenino in gruppo. Son due ragazzi che devono tornare alla piena efficienza agonistica e in condizione fisica. Non è neanche importante quello che decideremo per domani, è importante che in questo omento della stagione con tante partite ravvicinate ci possiamo fare affidamento. Vedere l’allenamento da ieri è stato piacevole perché i ragazzi erano tutti dentro a parte Demiral".

 

 

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