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Emergenza Coronavirus, il premier Conte annuncia lo stop alle attività sportive

Lunedì 9 marzo ore 23
Con l’ingresso in vigore, da martedì 10 marzo, del nuovo e più incisivo decreto, denominato “io resto a casa“, il premier Giuseppe Conte ha annunciato lo stop delle competizioni sino al 3 aprile.
 “Non ci sono ragioni per cui il campionato prosegua, i tifosi ne prendano atto”, ha detto il capo del governo che dopo ha proseguito: “Dovranno rimanere chiuse le palestre per lo svolgimento di attività sportive”.

Lunedì 9 marzo ore 18
Dopo la riunione convocata di urgenza dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è giunti alla determinazione di “sospendere tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020;
per ottemperare al punto sopra descritto, viene richiesto al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità;
di chiedere alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzionale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazioni della stessa materia nei vari territori.

Lunedì 9 marzo ore 17.30
Salta anche il primo impegno ufficiale in Europa League, in calendario il prossimo 19 marzo. “La polizia della città di Basilea ha deciso di non approvare la disputa di questo match al fine di proteggere la salute della popolazione e per fermare la diffusione del Coronavirus, nonché il carico di lavoro della squadra medica di Basilea”, si legge nel comunicato del Dipartimento di Giustizia e Sicurezza della Svizzera.

Lunedì 9 marzo ore 16
L’Inter autoesclude la Primavera dalla Youth League (la Champions dei giovani) per la tutela della salute dei suoi ragazzi. I baby nerazzurri nella giornta di mercoledì avrebbero dovuto affrontare il Rennes, a Firenze, negli ottavi di finale. 

Lunedì 9 marzo ore 15.45
Il mondo del calcio dilettanti, con un comunicato ufficiale, rende noto che tutte le attività si interrompono sino al 3 aprile incluso.
Dopo lo stop di un turno, dunque, arriva un’interruzione più lunga visto il perdurare della drammatica situazione in cui versa il Paese causa il coronavirus. 

Lunedì 9 marzo ore 13
Scende in campo anche il Coni sull’emergenza coronavirus. Il presidente, Giovanni Malagò, ha indetto un riunione straordinaria per le 15 con le in Sala Giunta con le federazioni degli sport professionistici e degli sport di squadra. 

Sabato 7 marzo ore 23
Ulteriori restrizioni nella bozza del decreto sull’emergenza coronavirus. Da domani al 9 di aprile tutta la Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria rimarranno “chiuse”, si entrerà e uscirà solo per “indifferibili esigenza lavorative o emergenze”. Salvo, al momento, il campionato. Si giocherà a porte chiuse.
Non è dello stesso avviso Damiano Tommasi che, con un tweet, lancia l’allarme e vorrebbe lo stop a campionato: “Fermiamo il campionato!!! Serve altro? Stop football!!, così il presidente dell’Assocalciatori.

Sabato 7 Marzo ore 15

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto sull’emergenza Coronavirus ai microfoni di Rai Sport:“Rischio che la Serie A potesse fermarsi mercoledì scorso? Io credo molto basso, il rischio è collegato a un momento di confronto acceso. Non avrei mai permesso un blocco di questo tipo. Ho puntato sull’esigenza dell’interesse generale del calcio italiano, dei nostri tifosi ma soprattutto, anche se è l’ultimo punto, dell’interesse economico di tante società. Abbiamo cercato, raccogliendo l’invito del ministro Vincenzo Spadafora, di andare incontro alle esigenze degli italiani nella speranza che tutti possano seguire questi eventi da casa. L’evento a porte chiuse è sicuramente un evento monco. Che i presidenti discutano dei propri interessi è un grave errore perché danneggia l’immagine del calcio italiano ma anche i loro interessi. La tutela del proprio orticello non è altro che la morte lenta del nostro sistema sportivo. In caso di Coronavirus per un calciatore di Serie A dobbiamo essere realisti. In quelle circostanze adotteremo tutti i provvedimenti necessari per garantire prima la tutela dei nostri atleti e poi capire cosa si può fare e che impatto può avere sulla competizione sportiva. Non possiamo escludere nulla né azzardare ipotesi che oggi non riusciamo ancora a prevedere. Non possiamo escludere neanche sospensione del campionato”.

Poi sulla querelle tra Zhang e  Dal Pino:“Le parole di Steven Zhang su Paolo Dal Pino? Non condivido assolutamente l’espressione né nella forma né nel metodo né nella sostanza”.

Nel frattempo arrivano i primi dati economici sul nostro calcio relativamente all’emergenza Coronavirus. Tra biglietti e quota abbonamenti, i club Stanno perdendo 20 milioni per un mese di stop. Tutto ciò comporterà un’influenza negativa sulla vendita dei prossimi diritti calcistici italiani. 

Infine è stato trovato l’accordo tra Eleven Sport ed il presidente della Serie C Ghirelli. Le partite saranno in chiaro sino al 3 aprile. Una bella iniziativa per stare vicini ad oltre 17 milioni di tifosi in questo momento difficile. 

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