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Rete di Fabbro (Chievo) contro la Cremonese

Serie B, Chievo: ritmi bassi e tanti errori, solo pari con la Cremonese

Scarico, impreciso e lontano, anzi lontanissimo, dalla migliore condizione. Il Chievo dà l’impressione di non averne più e di mancare di quelle componenti necessarie per raggiungere l’obiettivo stagionale. Nella sfida casalinga contro la Cremonese, i gialloblù non vanno più in là del pareggio, pur portandosi in vantaggio con Fabbro nel primo tempo. Le notizie giunte dagli altri campi sono abbastanza favorevoli, anche se ora insieme alla truppa di Aglietti ad occupare la settima posizione a quota 50 punti ci sono Spal, battuta dal Frosinone, e Brescia, vittorioso in casa del Vicenza, con la Reggina distante una sola lunghezza.

La cronaca dell’incontro

Dopo la pesante batosta rimediata al Penzo contro il Venezia, Aglietti rimescola le carte e schiera l’ennesima formazione diversa dall’inizio del campionato. Al centro della difesa torna Rigione a fare coppia con Leverbe, mentre in avanti spazio al tandem Fabbro-Margiotta, con Canotto arretrato sulla fascia destra. Gli ospiti aggrediscono la gara, alzando subito il proprio baricentro per impensierire la retroguardia veronese, ma sono più le occasioni potenziali che quelle reali, fino a quando al 22′ un colpo di testa di Strizzolo in torsione termina di poco alto sopra la traversa. Il Chievo esce alla distanza e sfrutta la prima vera chance. Obi ruba palla, serve sul filo del fuorigioco Margiotta che la mette arretrata per Fabbro, il quale controlla e scarica in porta. Carnesecchi sfiora e Bianchetti tenta di salvare sulla linea, ma la sfera è entrata ampiamente. Vantaggio dei padroni di casa e ritorno al goal per Fabbro dopo un’astinenza di quasi sei mesi. A dieci dall’intervallo Mogos accusa un fastidio muscolare e viene sostituito da Bertagnoli. Al 41′ ci prova Gaetano, ma il suo tiro è debole.

Chievo bravo a concretizzare l’unica nitida opportunità, anche se la manovra non è sempre lucida anche a causa della pressione alta attuata dagli avversari. In avvio di ripresa la Cremonese trova subito la via del pareggio. Gaetano si incunea tra le maglie dei difensori clivensi e con un mancino potente e preciso fulmina il portiere croato. Gialloblù colpiti a freddo, adesso la faccenda si fa più complicata. Poco prima dell’ora di gioco Margiotta recupera il pallone, si dirige verso l’area grigiorossa, ma pecca di egoismo e la sua conclusione termina comodamente tra le mani dell’estremo difensore di proprietà dell’Atalanta. Canotto si dispera e redarguisce il compagno per non averlo servito.

Al minuto 75′ debutto per Samuele Vignato, classe 2004 e fratello di Emanuel, attualmente in forza al Bologna. Il Chievo perde lucidità, non riesce più a costruire e fatica a mettere insieme tre passaggi. Se non fosse per il talento cristallino del diciassettenne italo-brasiliano, che mette subito in mostra di che pasta è fatto senza alcun timore e con la giusta spregiudicatezza, il match sarebbe costellato solamente di errori grossolani e di scarsa qualità. A ridosso della comunicazione del recupero Djordjevic ha sulla testa la palla del raddoppio, ma da due passi opta per la sponda invece di indirizzare verso la porta. Tempo scaduto e tanto rammarico per un’altra prestazione al di sotto delle aspettative.

Il giovanissimo Samuele Vignato, classe 2004, in azione. Già sprazzi di grande talento nei venti minuti scarsi giocati contro la Cremonese.

Il commento di Aglietti nel post-partita

Prova insufficiente e accompagnata da una forte delusione. Il Chievo non reagisce e tiene ancora in bilico l’approdo alla fase degli spareggi. “Partita difficile – esordisce Aglietti in conferenza stampa – contro una squadra che è venuta qua sapendo di avere un solo risultato per continuare a sperare nei playoff. Noi volevamo vincere, ma abbiamo trovato un avversario duro e che ha anche valori superiori rispetto alla sua classifica. Magari valori superiori anche ai nostri, lo si è visto nei cambi. La squadra ha fatto una buona partita, che ha vissuto di folate di entrambe le squadre. Peccato, perché alla fine abbiamo avuto un paio di occasioni per vincerla e non siamo riusciti a buttarla dentro. Si deciderà tutto negli ultimi 180 minuti e noi vogliamo fortemente l’obiettivo. Sono due partite che dobbiamo fare entrambe nostre”.

In seguito il tecnico gialloblù si sofferma sulla difficoltà nel fare goal, emerse spesso nel corso della stagione attuale: “Alla fine vince chi la butta dentro. Noi di errori ne abbiamo commessi durante tutto il campionato, che è stato condizionato anche da non avere un finalizzatore. I ragazzi fanno il massimo, ma è chiaro che le occasioni che ci capitano andrebbero trasformate in maniera diversa. Quando c’è da alzare la qualità, non sempre ci riusciamo”. Poi analizza la situazione in chiave play-off: “Avevo detto che i posti per i playoff sarebbero stati due/tre ancora da occupare. Le squadre che avevo pronosticato si stanno giocando il posto: noi abbiamo ancora il destino nelle nostre mani, però dobbiamo vincere a Chiavari e vedere cosa succede. Dobbiamo andare in campo venerdì con grande determinazione, senza pensare a cosa accade altrove. L’Entella non ci regalerà nulla, come è giusto che sia: dobbiamo cercare di avvicinare l’obiettivo. Poi vedremo come saranno i risultati, ma è chiaro che non possiamo più sbagliare. Si deciderà tutto in questi 180 minuti”.

Infine esprime un giudizio sull’esordio di Vignato: “Io non regalo niente a nessuno. Il ragazzo ha fatto pochi allenamenti con noi, ma ha già fatto vedere che ha una personalità e uno spessore di categoria superiore. Deve lavorare e stare tranquillo, ma ne sentiremo parlare. Deve crescere qui per poi arrivare a palcoscenici più prestigiosi. Ha doti importanti, ma deve lavorare sereno e arriverà in alto”. I bonus sono terminati e il vantaggio sulle inseguitrici è stato annullato. Vietato commettere passi falsi negli ultimi due turni.

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