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Serie A, Napoli: la festa scudetto e le parole dei protagonisti

Adesso è ufficiale: il Napoli è campione d’Italia! Gli azzurri hanno centrato il traguardo dello scudetto con cinque giornate d’anticipo, coronando una stagione strepitosa condotta dalla squadra di Luciano Spalletti. I partenopei hanno dominato il campionato dall’inizio alla fine, dimostrandosi la squadra più compatta della Serie A, sia nel gruppo che nelle individualità. Il triplice fischio dell’arbitro Abisso ha concluso il match con l’Udinese, facendo invece iniziare la festa alla Dacia Arena come a Napoli, lasciando esplodere un urlo di gioia che i tifosi hanno trattenuto per 33 anni.

De Laurentiis celebra il traguardo e conferma Spalletti

Oggi è il coronamento di un’aspettativa che durava da 33 anni – ha raccontato il presidente -. Quando sono arrivato ho detto che ci sarebbero voluti 10 anni per arrivare in Europa e poi altri 10 per lo scudetto, ho tagliato in anticipo entrambi i traguardi ì. Adesso dobbiamo di rivincerlo ancora e ancora, poi ci manca la Champions. In estate c’era bisogno di una manciata di aria nuova, cercando di volare in alto come gruppo, senza individualità a frenarci. Il progetto non si ferma mai, per me questo è un punto di partenza. Ripartiremo da Spalletti“.

Le dediche di Spalletti

Il problema per quelli come me, abituati a lavorare sempre, è l’incapacità di gioire per le vittorie. Si ho vinto, ma devo anche tornare a lavorare. Vedere i partenopei felici è ciò che più mi emoziona, il problema era arrivare a questo punto qui. Ho avuto addosso la felicità di queste persone, alcuni di loro riusciranno a superare i momenti duri della loro vita grazie a questo momento. Avergli concesso questa felicità è il mio più grande sollievo. A Napoli si viene per vincere, hanno visto grandi allenatori e grandi giocatori, diventa difficile dirgli che va bene anche arrivare terzi. Sono stati già fatti risultati importanti qui, da Benitez passando per Ancelotti, Sarri ha fatto il miglior calcio d’Italia, Gattuso ha vinto la Coppa Italia, se vieni qui lo fai per vincere. Osimhen è fortissimo, quando vede la palla la rincorre come un bambino piccolo. Lo scudetto lo dedico alla squadra e al pubblico, a tutti i miei collaboratori e alla società, a mia figlia Matilde e a tutta la mia famiglia, ai miei amici e a mio fratello“.

La festa di Osimhen

Per me è una sensazione fantastica, ho aspettato per tanti anni questo momento – ha dichiarato il capocannoniere -. Sono felice per la squadra, per tutta Napoli. Adesso andiamo a festeggiare e a goderci il momento. Abbiamo lottato tanto per vincere questo scudetto è il momento di goderselo. Non so come spiegare questa sensazione, ci sono voluti tre anni per arrivare a questo. Non eravamo i favoriti a inizio anno, in pochi credevano in noi ma siamo stati un grande gruppo guidati da un grande allenatore e abbiamo continuato a crederci realizzando questo sogno. Devo tanto alla squadra perché ho sentito sempre la fiducia di allenatore e compagni“.

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