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chievovigasio: campedelli in società con zaffani

Nasce il ChievoVigasio, Campedelli: “C’è entusiasmo. Marchio? Vedremo”

Su il sipario: nasce il ChievoVigasio. Ma più che altro si tratta del ritorno in pista di Luca Campedelli. L’ex patron del Chievoverona ha sposato il progetto del Vigasio, andando ad affiancare il presidente Cristian Zaffani e a ricoprire il ruolo di presidente onorario. Dopo quasi due anni di lotte in tribunale in seguito all’esclusione dal professionismo e al conseguente fallimento della società di via Galvani, Campedelli rientra da un altro ingresso. Nessuna presunzione di far rinascere quella che è stata anche la sua favola, ma l’intenzione di affermarsi di nuovo e questa volta assieme a una realtà storica del calcio dilettantistico.

Campedelli: “Due anni senza calcio: è stato difficile”

Compostezza ed equilibrio. Dopo due anni lontano dai riflettori, Campedelli si conferma uomo di poche parole, ma nei suoi occhi è visibile una certa emozione: “Stare due anni senza calcio è stato difficile. A Vigasio ho trovato le persone giuste per rientrare in questo mondo e non posso far altro che ringraziarle. Con loro il telefono non ha mai smesso di suonare. Ammetto che c’è grande entusiasmo per questa nuova avventura”. Campedelli, dunque, si rimette in gioco dopo una battaglia infinita – e formalmente ancora in corso (domani è previsto l’ennesimo pronunciamento) – con la giustizia sportiva. “Ho passato dieci gradi di giudizio – dice l’ex patron del Club della Diga – non ho più molta fiducia nella giustizia italiana. A volte i giudici fanno valutazioni politiche. Se guardassero solo l’aspetto del diritto il Chievo esisterebbe ancora”.

E non poteva mancare l’aggancio alla creatura che ha preso vita dall’idea del suo vecchio bomber Pellissier, con cui non è mai stato possibile ricucire i rapporti. “Io non sono disposto a fare la pace se in principio non c’è stato alcun litigio – commenta Campedelli – Non rispondo alle dichiarazioni che sono state rilasciate da altri. Io parlo per me e sono a disposizione di chiunque voglia discutere. Non mi sottraggo al confronto. I tifosi sceglieranno quello che ritengono più opportuno. Non faremo nessuna campagna acquisti di tifo. Ci presentiamo come una realtà del calcio veronese e le persone decideranno cosa fare. Il marchio? Il nome l’abbiamo deciso perché si può fare. Il marchio è un’altra cosa: è in vendita e abbiamo chiesto informazioni. Non sappiamo ancora se parteciperemo o meno all’asta. Vedremo prossimamente”.

Zaffani: “Campedelli traino per arrivare al professionismo”

Lapidario e sicuro di quello che si vuole mettere in piedi. Cristian Zaffani è personaggio navigato nel dilettantismo veronese, convinto della collaborazione che è stata avviata: “Conosco bene Campedelli da qualche anno. Ho speso parecchio tempo a Veronello e mi ha sempre entusiasmato quello che ha rappresentato per il Chievo. Lui era molto avanti rispetto agli altri e la costruzione di un impianto come il Bottagisio ne è un grande esempio. Ho sperato di diventare come lui e quando si è presentata l’occasione di coinvolgerlo l’abbiamo colta. Ha capito che siamo persone semplice con voglia di fare calcio da oltre vent’anni. E credo che Luca possa essere il traino per arrivare al professionismo”.

“Mantenere un’azienda per tanti anni non è semplice – ha incalzato il numero uno biancoazzurro – Abbiamo visto cos’hanno fatto al Chievo. La Juventus ha commesso errori ben più gravi ed è stata graziata. Adesso Campedelli ha voglia di ripartire e cercheremo insieme di arrivare al calcio che conta”. Una figura importante è quella di Marco Pacione, storico team manager del Chievo, ora ds al Vigasio: “In Marco ho visto una persona seria, vera e con dei valori. Ha sempre sostenuto Campedelli e ha trovato in noi un ambiente sereno e amico. Sicuramente questo l’ha spinto a sposare la nostra causa e credo che sia soddisfatto della scelta fatta. Il nostro obiettivo è quello di salire in Serie D. L’anno scorso abbiamo commesso degli errori e non siamo riusciti a rimediare. L’Eccellenza è una categoria ostica, la conosciamo bene. So che è difficile, ma metteremo qualsiasi mezzo per compiere il salto”.

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