Emil Audero, portiere del Palermo da inizio febbraio, dopo aver completato l’iter di ottenimento della cittadinanza, ha risposto per la prima volta alla convocazione della nazionale dell’Indonesia. Chiamato per le due partite di qualificazione ai Mondiali contro Australia e Bahrein, il numero 12 rosanero è rimasto in panchina nella prima gara giocata a Sydney.
MANCATO ESORDIO
L’esordio di Audero in nazionale indonesiana non è avvenuto contro l’Australia. I sud-est asiatici hanno perso 5-1 a Sydney contro i più quotati australiani, ma a difendere la porta della nazionale c’era Maarten Paes, portiere del Dallas, formazione della MLS. Audero è rimasto in panchina e il suo esordio tra i pali appare rinviato al match contro il Bahrein, in programma il prossimo 25 marzo. In quell’occasione l’ex Como potrebbe quindi diventare il primo calciatore del Palermo a vestire la maglia della nazionale indonesiana.
Proprio sulla scelta di rappresentare l’Indonesia, in una recente intervista rilasciata a Gol.com, Audero ha dichiarato: “Due anni fa Erick Thohir mi ha contattato tramite una videochiamata dove si è presentato e mi ha parlato della possibilità di giocare per l’Indonesia presentandomi il progetto. […] Adesso ho ritenuto fosse il momento e il periodo giusto, quindi ho accettato. […] Una volta compresa la mia decisione, il Club con i dirigenti e l’allenatore si sono congratulati con me e si sono resi disponibili per qualsiasi esigenza. Mi ha fatto piacere e sono felice di questo”.
GLI OBIETTIVI IN ROSANERO
Nella stessa intervista Audero ha parlato anche del Palermo, sottolineando come ancora gli obiettivi prefissati siano raggiungibili: “È un discorso abbastanza semplice, in quanto noi dobbiamo puntare ad entrare nei playoff e a cercare di ottenere il miglior piazzamento possibile in classifica. Sappiamo che quello può essere un sicuramente un fattore determinante in vista poi delle partite che ci saranno. Io penso positivo perché penso che da qua a maggio possono succedere veramente ancora tante cose e penso che tutto passi da quello che è la consapevolezza del gruppo e dalle nostre qualità. Possiamo giocarcela tranquillamente con tutti e sono sicuro che anche giocare al Renzo Barbera con i nostri tifosi possa essere un fattore che gioca a nostro favore. È ancora tutto aperto, non posso che essere positivo”.