Quinta sconfitta consecutiva per il Trapani, che cade 2-1 in casa della Cavese al termine di una partita segnata da un episodio chiave nei minuti iniziali. Dopo appena undici minuti di gioco, infatti, i siciliani si sono ritrovati in inferiorità numerica a causa dell’espulsione diretta di Liotti, colpevole di una reazione scomposta ai danni di un avversario: una manata in risposta a una trattenuta reiterata.
Il gesto ha inevitabilmente scatenato la furia del presidente Antonini, il quale, attraverso i social, ha annunciato provvedimenti immediati: “Per lui multa durissima e scelta inevitabile, ossia: da domani fuori rosa. Scandaloso farsi espellere in questa maniera. Gravissima mancanza di rispetto verso società e compagni di squadra in una partita così importante. Vergogna assoluta”.
Nonostante l’uomo in meno, il Trapani era riuscito comunque a trovare il gol del vantaggio, alimentando le speranze di interrompere la serie negativa. Tuttavia, la Cavese ha prima raggiunto il pareggio e poi, nei minuti finali, ha trovato la rete decisiva, condannando i granata a un altro pesante ko. Un risultato che non ha fatto altro che acuire la tensione nell’ambiente trapanese, già provato dalle precedenti sconfitte.
Il presidente si è anche scagliato sulla guida tecnica, invocando le dimissioni di Torrente, ritenendole un atto dovuto di fronte alla crisi della squadra. Con parole dure, Antonini ha sottolineato la necessità di un’assunzione di responsabilità da parte del tecnico: “Credo che un allenatore, ma prima di tutto un uomo, che conduce la squadra in questo modo sommando solamente sconfitte indecorose, debba avere il coraggio di ammettere che ha fallito. Ed andarsene. Non può essere sempre la società a dover fare la parte del cattivo. Sempre e solo per questi maledetti soldi. Che si devono dare a prescindere. Ma a noi società chi ci tutela… nessuno! Fai la scelta giusta. Per tutti”. Parole che lasciano intendere un clima sempre più teso e la possibilità di imminenti cambiamenti nella gestione tecnica del club.