Stefano Sturaro, centrocampista del Catania, ha parlato ai microfoni di TeleColor del finale di campionato che attende la squadra rossazzurra. “Noi non ci siamo mai persi – spiega l’ex Genoa e Juventus -. Abbiamo avuto sicuramente delle difficoltà che ci hanno fatto crescere molto, mi riferisco anche allo staff tecnico e alla società. Piano piano stiamo recuperando tutti e abbiamo trovato la quadra, bisogna spingere. E’ una stagione che ha avuto tanti problemi e probabilmente questo ci ha avvicinato ancora di più perchè comunque nelle difficoltà si cresce. Finalmente ora il periodo sembra più sereno, stanno venendo fuori i nostri valori umani e tecnici“.
“I nostri problemi partono a settembre, quando nel giro di 2-3 partite abbiamo perso più uomini che giocatori importanti, da quel momento in poi il mister ha dovuto cercare di adattarsi, tanti ragazzi hanno tirato la carretta. L’idea iniziale si è dovuta modificare perchè non c’era la possibilità di portarla avanti. Poi probabilmente abbiamo sbagliato noi a non capire subito che stavamo attraversando momenti di diffiicoltà e dovevamo cambiare qualcosa. Poi quando abbiamo capito ci siamo riuniti e riavvicinati, comprendendo che era arrivato il momento di limitare i danni, cercare di stabilizzarsi e aggiungere piano piano mattoncini“.
Intanto il Catania si prepara in vista della sfida contro l’Avellino, in programma domenica 6 aprile alle 19:30 allo stadio “Angelo Massimino”. L’incontro, valido per la trentacinquesima giornata del girone C della Serie C, sarà diretto dall’arbitro Claudio Giuseppe Allegretta della sezione di Molfetta.
La partita rappresenta un appuntamento cruciale per entrambe le squadre. L’Avellino, attuale capolista con 63 punti, punta a consolidare la propria posizione. Il Catania, quinto in classifica con 47 punti, cerca una vittoria per ottenere il miglior piazzamento possibile in vista dei playoff.
La squadra di Biancolino, reduce da vittorie importanti contro Potenza e Benevento, arriva all’appuntamento con grande serenità e forza mentale. Gli eteni, dal canto loro, sono determinati a interrompere la serie positiva degli avversari e a sfruttare il fattore campo.