Giornata intensa quella di lunedì 14 aprile per le sorti del Messina. Una serie di incontri fra il primo cittadino, Federico Basile, l’ex presidente e attuale detentore del 20% delle quote, Pietro Sciotto e alcuni imprenditori locali, stanno tenendo accesa la fiammella della speranza in merito al rispetto delle scadenze economiche da onorare entro mercoledì 16.
Con in testa l’imprenditore messinese Francesco Barbera si sta cercando di trovare la quadra nel tentativo di raccogliere la cifra di circa 309 mila euro che occorre per ottemperare ai pagamenti di mercoledì. L’idea di massima sarebbe quella di trovare 12-13 soggetti in grado di garantire una quota di 25 mila euro ciascuno per raggiungere l’obiettivi e far partire i bonifici fra 48 ore. Impresa non semplice ma il tentativo va fatto. Anche Pietro Sciotto, presente agli incontri pomeridiani, ha dato disponibilità per la sua quota parte, ma ne servono tante altre.
Insomma, si profila l’ennesima corsa contro il tempo per evitare l’ennesima figuraccia che, se dal punto di vista tecnico, non dovrebbe portare a penalizzazioni da scontare in questa stagione, sarebbe, comunque, un brutto colpo da digerire e un segnale molto negativo a squadra e staff tecnico che non riceverebbero gli emolumenti dovuti.
In un quadro a tinte fosche, si attende, inoltre, la procura a vendere che l’amministratore del club, Doudou Cissè, ha concesso al presidente Stefano Alaimo per consentire una cessione della società. Speranze che rischiano di rimanere vane.