Luigi Silvestri ritrova il gol e, con esso, anche una riflessione lucida sul difficile percorso stagionale del Trapani, ancora in lotta per la qualificazione ai play-off. Il difensore non cerca alibi e ammette senza mezzi termini le colpe della squadra: “È stata un’annata sotto le aspettative, abbiamo commesso errori evitabili e contribuito alla confusione generale”, ha dichiarato. Silvestri non risparmia critiche alla gestione tecnica, sottolineando come l’esperienza con Aronica abbia rappresentato un momento di equilibrio, grazie a una guida coerente e priva di rivoluzioni tattiche. Secondo lui, quel percorso andava proseguito, segno che le decisioni prese durante la stagione non sempre sono state le più efficaci.
Nonostante le difficoltà, Silvestri evidenzia un gruppo che ha saputo tenere botta, anche nei momenti più duri. “Quando tocchi il fondo capisci davvero quanti errori hai fatto”, afferma, raccontando di una squadra che, col passare dei mesi, si è fatta più unita. Emblematico, a suo dire, l’atteggiamento visto a Latina, dove chi è subentrato ha fatto la differenza, testimoniando la compattezza e la forza mentale di un gruppo che oggi sembra più solido rispetto alla prima parte del campionato. Una crescita più psicologica che fisica, che potrebbe essere la chiave per affrontare al meglio il finale di stagione.
Infine, il difensore si sofferma anche sul suo ruolo in campo, spiegando come si esprima al meglio in un modulo a tre dietro, giocando da “braccetto”, piuttosto che da centrale in una linea a quattro. “In quel ruolo rendo di più, ma ho avuto poche occasioni per giocare lì”, confessa, lasciando intendere che una maggiore valorizzazione delle sue caratteristiche potrebbe giovare non solo a lui, ma all’intera squadra. Un Silvestri sincero, autocritico e determinato a trascinare il Trapani verso l’obiettivo dei play-off.