Inauguriamo la nuova rubrica “Inside Sicilia F.A.”, attraverso la quale intervisteremo tanti membri dello staff della Nazionale Siciliana che, dietro le quinte, permettono lo sviluppo della selezione allenata da Giovanni Marchese. Ad aprire il ciclo di interviste è Ivano Vetere, Team Manager della Sicilia F.A.
Ivano, quali sono nello specifico i compiti che ricopri all’interno dello staff e come ti sei avvicinato al progetto?
“Il ruolo che ricopro all’interno dello staff della Nazionale Siciliana è quello di Team Manager. Il mio compito è quello di stare vicino alla squadra per quanto riguarda tutti gli aspetti organizzativi, sia in ritiro che nelle nostre partite. Do anche sostegno al nostro Direttore Generale durante la preparazione e l’organizzazione degli eventi a cui ogni anno partecipiamo. Ad avermi avvicinato al progetto è stata una persona alla quale sono legatissimo, e che purtroppo non è più con noi: Gerolamo Di Giovanni”
Ormai all’interno dello staff della Nazionale sei un veterano, cosa provi ripensando all’evoluzione che in questi anni ha avuto il progetto?
“Provo grande gioia e soddisfazione nel vedere come, nel giro di pochi anni, il team della Nazionale sia andato migliorando sotto tantissimi aspetti, anche se tanto ancora abbiamo da fare. Ma, nonostante ciò, posso assicurarvi che non abbiamo nulla da invidiare ai professionisti che fanno di questo un mestiere”
Quest’anno la Nazionale raggiunge un traguardo importante, sfidando una squadra prestigiosa come la Costa d’Avorio Ligue 1. Quali sono le tue sensazioni e le tue aspettative per questa seconda edizione della Sikelia Cup e, soprattutto, per il futuro del progetto?
“Quest’anno la sfida alla selezione ivoriana alza ancor di più l’asticella, sia dal punto di vista della competitività della selezione, il cui livello potrebbe essere paragonato ad una nostra alta Serie B, sia dal punto di vista della credibilità che il nostro progetto ha acquisito di fronte a numerose federazioni estere appartenenti alla FIFA con cui i dialoghi sono sempre più serrati per far sì che da qui a qualche anno possiamo arrivare a confrontarci sul campo con una di loro, il che sarebbe veramente il compimento del nostro sogno”