La partita che può valere una stagione si avvicina. E il Messina vuole farsi trovare pronto. Reduce dall’importante successo allo «Zaccheria» con il Foggia, i peloritani domenica sera (calcio d’inizio alle 20) riceveranno la visita di una Juventus next gen che ha già staccato il pass per i playoff, ma che vorrà chiudere in bellezza la regular season.
Prevendita già attiva, previsto il pubblico delle grandi occasioni. Il Messina con un successo avrebbe la certezza di disputare lo spareggio salvezza, a prescindere dai risultati provenienti dagli altri campi.
Il capitano dei biancoscudati, Davide Petrucci crede nel gruppo e nella sfida post season.
«Siamo soprattutto un gruppo, è quella la nostra forza. Ci sentiamo una famiglia e quando ti senti unito vai sopra ogni cosa. Purtroppo, come ben sappiamo, ci sono state mille problematiche, però non siamo vittime, anzi ci sentiamo molto forti. Per me non è un caso che andiamo dentro al campo e dimostriamo il nostro valore. Prendiamo la forza dal tifo, dalla città, dalla gente che ci acclama, che ha passione e vuole che, nonostante tutto, riusciamo a raggiungere l’obiettivo. Questo ci dà grande spinta. Domenica sarà una partita bellissima da giocare, con grande carica. Siamo arrivati al momento decisivo e vogliamo andare a prenderci quello che meritiamo. La Juventus è una squadra forte, allenata bene, che gioca benissimo. Sarà una partita difficile, ma dobbiamo pensare a noi stessi, quando andiamo in campo e facciamo quello che vogliamo ce la possiamo giocare con chiunque, come abbiamo sempre dimostrato. Sarà importante mantenere lucidità, intelligenza e tante altre piccole componenti che messe insieme possono portarci al risultato finale».
Poi un pensiero al pubblico messinese.
«Mi aspetto una bolgia, è quello che abbiamo voluto tutti noi dall’inizio. Siamo riusciti a rimanere aggrappati nonostante le mille problematiche e i punti tolti. So che ognuno di noi, in campo e fuori, non vede l’ora di iniziare questa partita. Sono sicuro che tutti i tifosi pagherebbero per stare al nostro fianco in campo, lo faranno da fuori e sarà qualcosa di incredibile. Speriamo di festeggiare insieme tutti quanti dopo la partita. Per me è qualcosa di stratosferico, l’amore che riceviamo nonostante le difficoltà va al di sopra dei trofei vinti, dei campionati fatti bene e delle prestazioni eccellenti durante tutto l’anno. Quando un gruppo tocca il fondo e riesce a risalire è il principale motivo d’orgoglio. A livello personale è qualcosa di incredibile che mi rimarrà sempre dentro e porterò sempre con me».