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Champions League, l’esperienza e la costanza del Porto

Nel sorteggio di Nyon, era una delle avversarie più alla portata. La Roma ha pescato il Porto e si appresta ad affrontare l’andata di questi ottavi di finale.

L’aver evitato le corazzate europee, tuttavia, non deve far sottovalutare i portoghesi. Negli occhi dei tifosi della Roma, infatti, c’è ancora l’eliminazione ai preliminari di qualche anno fa. Dopo l’1-1 dell’andata, i giallorossi crollarono 0-3 al ritorno in nove uomini.

La squadra portoghese si caratterizza per la sua costanza ed esperienza in campo europeo. Non è certamente il “miracoloso Porto” di Josè Mourinho, ma nemmeno un gruppo di seconda fascia. Attualmente si trova al primo posto in campionato a 51 punti, uno in più del Benfica. I dragoni, soprattutto, sono la miglior difesa con 12 goal subiti. In Champions League ha dominato il girone D con 16 punti, nonostante gli avversari non fossero di alto livello.

La rosa del Porto, allenata da Sergio Conceicao, è un mix di esperienza e gioventù in salsa portoghese e sudamericana. La difesa è blindata da Iker Casillas e dai brasiliani Felipe, Militao e Telles, ex Inter. A dare supporto in termini di fiducia ed esperienza ci sono Pepe e Maximiliano Pereira. Il reparto di centrocampo è, senza dubbio, il più interessante e talentuoso. Herrera, Corona e Brahimi sono i punti di riferimento della squadra; il primo è uno degli obiettivi di Inter e Roma per la prossima stagione. Alle loro spalle ci sono delle ottime alternative come Otavio, Oliver Torres e Danilo Pereira. Il reparto avanzato è stato falcidiato dagli infortuni di Aboubakar, Marega e Marius. Attualmente sono disponibili Soares, Hernani, Adrian e Andre Pereira. 

L’aspetto principale che dovrà curare la Roma, specialmente nella gara d’andata in casa, è la concentrazione. I giallorossi hanno dimostrato di potersela giocare con tutte le squadre e, in alcuni frangenti, l’avversario più difficile risulta essere la Roma stessa. I giallorossi sembrano in ripresa, dopo l’umiliazione di Firenze, e toccherà agli uomini più rappresentativi trascinare i giovani verso la qualificazione. In questo primo turno ad eliminazione diretta, Dzeko, De Rossi, Manolas e Fazio, Kolarov devono giocare al massimo delle loro possibilità. La velocità delle ali d’attacco e l’imprevedibilità di Zaniolo sono le armi che possono fare più male ai portoghesi.

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