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conferenza stampa clivense con pellissier e allegretti

Clivense, si riparte: la conferenza stampa con le parole del presidente Pellissier e di mister Allegretti

Dopo quasi due mesi di assenza dai campi, la Clivense riprende il suo cammino da capolista del Girone B di Terza Categoria. Alla vigilia del ritorno al calcio giocato, il club biancoblu ha organizzato una conferenza stampa di metà stagione, in presenza del presidente Sergio Pellissier e del mister Riccardo Allegretti. Tanti i temi toccati, dai movimenti di mercato al progetto per il nuovo centro sportivo e per il settore giovanile, passando per l’attualità più stretta. Domani, infatti, è in programma la prima gara del girone di ritorno che vedrà come avversario il VR Arena.

Le parole di mister Allegretti

Il primo a intervenire è proprio Riccardo Allegretti, tecnico della Clivense, che ha fornito qualche novità sulla rosa:

“Abbiamo due ragazzi in entrata. Quattro elementi già presenti in rosa, invece, sono andati via per opportunità lavorativa a cui non potevano rinunciare. Avevamo messo in preventivo questo aspetto e ci siamo messi fin da subito a disposizione, capendo le loro priorità. Si tratta di Oneda, Schiano, Beneduce e Felici, mentre De Iseppi e Anastasi non si sono sottoposti al vaccino, quindi al momento non possono far parte del gruppo. I nuovi arrivati? Uno è Drommi. Ho avuto l’occasione di conoscerlo, abbiamo capito che aveva voglia di tornare a giocare, perciò abbiamo deciso di dargli una chance. Purtroppo si è infortunato e dovrà stare fuori per tre settimane. L’altro è Alessi, compaesano del presidente. Si è trasferito a Verona per motivi di studio, ha giocato in categorie superiori e ci sarà una grossa mano. Si sta trovando bene con il gruppo e sarà disponibile già da domani”.

Come si riparte dopo il lungo periodo di inattività?

“Con tanto entusiasmo e con tanta voglia di ripartire. Abbiamo cercato di allenarci con continuità. Siamo motivati, vogliamo riprendere il nostro cammino, abbiamo un obiettivo da raggiungere. Non sarà semplice, ma ragioniamo di partita in partita cercando di ottenere sempre il massimo”.

Durante questo lungo stop ci poteva essere il rischio di perdere contatto con gli obiettivi. Come siete riusciti a mantenere il focus su quello che volete raggiungere?

“Abbiamo cercato di porci l’obiettivo di mantenere la condizione fisica. Poi con le partite lontane e non potendo fare amichevoli, ci siamo concentrati su quello, in vista della ripartenza. Da questa settimana, abbiamo ripreso a svolgere la normale routine per preparare al meglio le gare”.

Tu hai passato il Covid, ma i tuoi ragazzi si sono sempre presentati agli allenamenti anche in tua assenza. Ennesima dimostrazione della professionalità che stanno dimostrando:

“Ho voluto ringraziarli, perché non era una cosa scontata. Quando manca l’allenatore e quando non si sa quando si gioca non è semplice in queste categorie presentarsi al campo, come hanno fatto loro. È un segno importante di quanto ci tengano, ho apprezzato molto. Poi sarà il campo che dimostrerà se i sacrifici fatti e l’impegno messo frutteranno risultati, ma non posso che essere contento”.

Le parole del presidente Pellissier

Come procede il progetto?

“Stiamo lavorando in continuazione. Quello che si vede sulla gestione delle partite è una piccola parte, ma cerchiamo di farlo nel migliore dei modi. I risultati sono importanti, anche se in Terza Categoria non si retrocede. Se si vuole crescere come squadra e come società, bisogna sempre portare a casa il massimo. A breve daremo notizie sui nostri sviluppi, su quello che vogliamo fare. Non vediamo l’ora di poterlo proporre a tutti quelli che stanno iniziando ad amare questa società”.

In questi mesi avete vissuto esperienze che erano impensabili da professionisti, facendo trasferte insolite. Come ci si sente ad affrontare questo mondo?

“Abbiamo giocato su campi che non pensavo fossero agibili (ride, ndr). Scherzi a parte, è bello. Si conoscono tante persone che fanno per passione quello che per noi è stato un lavoro. Dedicano il loro tempo libero a questo ed è una cosa fantastica. Quando sei professionista, non ti rendi conto quanto sia complicato portare avanti una società di calcio con poche risorse e senza possibilità economiche importanti. Ho incontrato tanti presidenti e questo è anche utile in futuro, quando serviranno consigli su come lavorare al meglio. Essere partiti dall’ultima categoria ci ha fatto capire quanti sacrifici bisognare fare per tornare grandi. Sono contento di essere partito da lì, ma mi auguro di abbandonare questa categoria il prima possibile, perché gli obiettivi sono importanti”.

Quanto può condizionare la possibilità che Campedelli rientri nel calcio in società con il Sona:

“Dispiace che una persona a cui sono stato legato per tanto tempo entri in contatto con altre realtà senza contattarmi e quanto meno parlare, io sono disponibile al confronto. Capisco il presidente, perché ha sempre amato il calcio e non può fare a meno di questo. È libero di fare qualsiasi cosa, io voglio mantenere le promesse per tutte le persone che credono in me e nella Clivense. Io gli auguro di tornare ad alti livelli, perché ha dato tanto al Chievo e se dovesse ritornare il Chievo di Campedelli, ne sarei contento e sarei uno dei primi tifosi. Al momento, però, credo nella mia società e voglio portare avanti questo progetto”.

I tempi per una possibile iscrizione in Serie D quali sono?

“Non dipende da noi. Dobbiamo capire quale ruolo svolgeranno il sindaco e il presidente della FIGC, ma dobbiamo anche trovare una seconda possibilità nel caso questa non fosse raggiungibile. Vedremo. Adesso pensiamo al centro sportivo e al settore giovanile. Il tempo corre velocemente e c’è sempre qualcosa da fare. Questo è il bello di creare una società nuova, ma ci sono anche delle difficoltà”.

A prescindere dalla categoria, il prossimo anno terrete l’Olivieri come stadio dove giocare le partite o c’è l’idea di costruire un impianto all’interno del centro sportivo che avete in mente?

“Mi piacerebbe avere uno stadio dentro il centro sportivo. Tuttavia, anche se avessi i soldi subito a disposizione, se trovassi il posto e se avessi le autorizzazioni del Comune, sicuramente non riuscirei a costruire tutto ciò in tempi brevi. L’Olivieri è adatto alla nostra realtà, rifaranno il manto erboso, quindi sarà ancora più bello. Credo che giocheremo lì, salvo imprevisti, anche nella prossima stagione, in qualsiasi categoria ci trovassimo, che sia Seconda, Serie D o Eccellenza”.

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