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ACR Messina, Modica: “Pronto a rimanere ma qualcosa deve cambiare”

Ieri sera il Messina ha raggiunto la matematica salvezza pareggiando per 2-2 contro il Potenza. Nel post-partita Giacomo Modica, tecnico dei biancoscudati, ha raccontato in conferenza stampa alcuni dei passaggi decisivi che hanno reso possibile questo risultato. Nel corso del suo intervento l’allenatore ha parlato anche del suo rapporto con lo spogliatoio e delle possibilità di rivederlo sulla panchina del Messina anche il prossimo anno.

La salvezza del Messina

In apertura Modica si è focalizzato subito sulla salvezza, riservando i complimenti alla squadra e alla città: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo grazie ai sacrifici profusi nel corso della stagione. Abbiamo fatto qualcosa di importante e l’abbiamo meritata. Il traguardo decisivo è stato raggiungere il giusto livello di empatia con la città, che ci ha sempre sostenuti anche in trasferta. Potevamo divertirci anche più di così raggiungendo i playoff, però evidentemente doveva andare così. Abbiamo fatto il nostro ma è un capolavoro lo stesso, perché abbiamo dovuto affrontare tante avversità. I ragazzi hanno dato il meglio di loro, dimostrando l’affetto che provano verso questa maglia“.

La stagione di Emmausso e Firenze

Interrogato su alcuni singoli, l’allenatore ha proseguito la conferenza raccontando il percorso di Emmausso e Firenze: “Il mio rapporto con Emmausso è iniziato tanti anni fa. Ha delle qualità indiscutibili, che meriterebbero anche una categoria superiore. è un po’ bizzarro e birichino ma molto generoso e onesto. Mi ha messo in difficoltà con il gruppo certe volte ma gli ho perdonato tutto per la sua spontaneità. Gli voglio bene, l’ho cresciuto e voglio ringraziare lui come tutta la squadra che lo ha sostenuto anche dopo qualche cavolata. Gli abbiamo perdonato tanto perché lui ci ha permesso di divertirci. Non ho mai avuto dubbi sulle qualità di Firenze. Va spronato ma abbiamo avuto la fortuna di trovare pronti altri giocatori nel momento in cui non stava bene. Firenze è e rimane un ottimo giocatore. In alcuni momenti non ci siamo presi da un punto di vista calcistico, il tutto però sempre con un grandissimo rispetto“.

La diatriba con un tifoso e il suo futuro a Messina

Ho detto a un tifoso di rivedere quello che è successo alla squadra negli ultimi anni – ha dichiarato Modica -. Non mi interessa quello che aveva da dire, perché 45 punti lui non li vedeva da tempo. Non si può andare dietro a tutti, c’è gente che non paga e viene a fare commenti e chi non viene nemmeno e parla da una tastiera. Ho sentito tante cose belle e tante cose brutte, fa anche parte di questo lavoro. Questo signore sarà frustrato perché il Messina non gioca più con la Juventus”. E sulle sue possibilità di rimanere a Messina ha aggiunto: “Io sono pronto a parlare con il presidente, Messina è la mia seconda città, a questi colori devo la mia vita calcistica. Se si può fare calcio e hanno voglia di continuare con me sanno dove trovarmi, altrimenti ringrazio tutti e si andranno a cercare un altro allenatore. Io sono apposto con la coscienza, qui è tutto da esplorare e da rivedere. Messina ha una storia importante ma calcisticamente qualcosa non funziona da anni“.

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